giovedì 15 agosto 2013

La caccia del pesce spada nello Stretto di Messina - Parte 1


Devo premettere che questo articolo è diviso in due parti, sia perché non posso inserire troppe foto, sia perché sono salito sulla Feluca in due periodi differenti, le foto in questo post risalgono al 2011 mentre quelle nella seconda parte al 2012. 

Durante il periodo estivo se vi trovate sul lago grande di Ganzirri vi consiglio di raggiungere la spiaggia, vi inoltrerete in un villaggio di pescatori di altri tempi per poi assistere allo spettacolo della natura che è lo stretto di Messina.
Se vi recherete sul posto all'alba troverete ormeggiate le Feluche pronte a partire per la caccia del pesce spada.

La barca utilizzata per la pesca del pescespada viene anche chiamata anche "passerella", poiché consta di una 'ntinna, o traliccio, per l'avvistamento e appunto di una lunga passerella in ferro, a prua, per arrivare vicino alla preda senza farsi notare.


Wikipedia in proposito dice:

Ci sono fonti che testimoniano come il pesce spada venisse già pescato nello Stretto di Messina, in particolare sotto la rupe di Scilla fra il XVII ed il XV secolo a.C. Vennero alla luce, infatti resti di villaggi preistorici risalenti all'età del bronzo e, fra questi, alcuni rifiuti di pasto contenenti ossa di pesce spada. La pesca del pesce spada, ma si potrebbe parlare anche di caccia al pesce spada, nel vero senso del termine, vista la procedura adottata, nelle acque dello Stretto è praticata da maggio a fine agosto e risale quindi a tempi arcaici.

La pesca con le spadare, una sorta di reti, è vietata e causa la morte di altre specie marine in pericolo, quali le tartarughe marine ed i cetacei.

Le Spatare, o Feluche sono tradizionali imbarcazioni utilizzate in Calabria e Sicilia per la pesca del pescespada. Sono guidate dal timoniere e avvistatore che si pone in equilibrio su di un alto pennone dove vi è anche il cassero, il traliccio metallico del pennone è alto dai 15 ai 25 m. Dalla prua della barca fuoriesce poi un altro ponte metallico, la "passerella" appunto, da dove il fiocinatore, avvertito dall'avvistatore, con il suo arpione vibra il colpo mortale alla preda. Questo metodo di pesca al Pesce Spada è anche magicamente narrato da una canzone di Domenico Modugno, "u piscispada". Modugno conosceva il siciliano poiché sposato con una messinese. Queste tradizionali imbarcazioni assumono diversi nomi quali Passerelle, Feluche (nel messinese, in particolare nelle zone di Torre Faro e Ganzirri), o più diffusamente Spatare; il pescespada è spesso in Calabria oggetto di sagre e feste popolari durante i mesi estivi. Viene pescato anche nella zona nord di Messina, sull'altra sponda dello Stretto.

 
Ho avuto il privilegio di salire su una di queste imbarcazioni ed è stata un'esperienza che non dimenticherò mai, mi ha colpito molto, più della caccia in sé, lo spirito di questi uomini, mi hanno accolto sulla loro barca e trattato come uno di loro seza chiedere nulla in cambio.


Ritratti dell'equippagio:

Il Capitano della Feluca






I Capitani delle Feluche si accordano tra loro per dividersi le zone in cui pescare, però spesso e volentieri questo "patto" viene infranto.

Non è raro incrociare altre imbarcazioni...


Purtroppo questa giornata di pesca è andata male, i motori si sono guastati e siamo dovuti tornare a riva e di conseguenza non ho potuto fotografare il momento clou della caccia (che vedrete nella parte 2).

Poco tempo dopo ho avuto la fortuna di incontrarli mentre scendevano dall'imbarcazione con la loro preda...



La barca che vedete nella foto in alto non è affondata, viene appositamente fatta entrare acqua per aumentare lo spessore delle tavole di legno.






Clicca QUI per vedere la secona parte dell'articolo.

Per vedere le foto ad alta risoluzione vi rimando all'album su Facebook a questo link: La caccia del pesce Spada - Album Facebook

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